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martedì 15 luglio 2014

10 riflessioni (semiserie) sui Mondiali di Calcio


  1. Dopo la batosta sportiva forse in Brasile capiranno che non si può vivere di solo calcio: il problema è cosa farsene di dieci stadi avveniristici 
  2. Se Suarez con il famigerato morso è riuscito a trovare un generoso ingaggio dal Barcellona, allora per il "cecchino" Balotelli (non per la sua capacità di far gol, ma per le sue foto su Instagram con in braccio un fucile) niente è precluso
  3. La coppia di centrali difensivi del Brasile (Thiago Silva e David Luiz) è contemporaneamente la più pagata e la più vulnerabile al mondo: forse il PSG non ha fatto un affare sborsando oltre 100 milioni per entrambi
  4. L’Italia è l’unica Nazionale in cui la resa dei conti per il fallimento mondiale è iniziata nel tunnel degli spogliatoi
  5. Il Bayern Monaco è la seconda squadra di club, dopo il Barcellona di quattro anni fa,  ad aver vinto un Mondiale di calcio  
  6. Per vincere i Mondiali non serve avere Ronaldo o Messi, ma organizzazione di gioco, l’anagrafe dalla tua parte e avversari strapagati che ciccano la palla a due metri dalla porta (vero Higuain?) 
  7. Probabilmente l’allenatore della Germania Loew smetterà di aver lo sguardo sempre “incazzato” e forse indosserà una camicia con colori sgargianti invece del solito nero
  8. Le bombolette spray in dote agli arbitri erano gli scarti dell’ultimo Carnevale di Rio
  9. Dopo i fischi ad ogni inquadratura tv è chiaro a tutto il mondo, se anche ci fossero stati dei dubbi, che Dilma Rousseff non verrà rieletta alle prossime elezioni brasiliane
  10. Aveva ragione Berlusconi: la Merkel ha “culo”, in tutti i sensi!      

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