Super Mario interviene ritoccando i tassi d'interesse portandoli al nuovo minimo storico (0,15% dal precedente 0,25%).
La decisione presa durante il consiglio direttivo della Banca Centrale Europea - ultimo taglio risaliva al novembre scorso – è leggermente inferiore alle attese con analisti che puntavano su un livello ancora più basso (0,10%).
Il tasso sui prestiti marginali viene portato allo 0,4% dallo 0,75% - più aggressivo rispetto alle attese di 0,6% - mentre il tasso sui depositi "overnight" delle banche, cioè la liquidità che resta presso la Bce, scende per la prima volta sotto zero (-0,1%).
Draghi punta a indebolire la moneta ed evitare rischi deflattivi. I mercati hanno subito reagito positivamente, in attesa di conoscere, dalla consueta conferenza stampa, le misure di supporto al credito.
Il Governatore ha prontamente specificato, all'inizio del suo intervento davanti ai giornalisti, che i tassi resteranno ai "livelli attuali per lungo tempo" e ha parlato in dettaglio degli "strumenti che verranno utilizzati per sostenere l'economia", aprendo il capitolo degli interventi straordinari.
La Bce interromperà le cosiddette operazioni di "sterilizzazione" settimanali (Smp) con cui riassorbiva la liquidità creata, comprando titoli di Stato durante la crisi del debito (pari a circa 165 miliardi di euro), che da quattro anni la Banca Centrale eseguiva offrendo depositi fruttiferi alle banche. In questo modo la liquidità aggiuntiva resterà sui mercati.
Draghi ha poi presentato "nuove operazioni di rifinanziamento a lungo termine" per il sistema bancario (un nuovo LTRO) grazie ad aste che le banche potranno sfruttare, ma vincolando parte delle somme incassate in un reimpiego per concedere credito a famiglie e imprese.
Infine è stato proposto il riacquisto di Abs (i titoli cartolarizzati garantiti da prestiti e mutui che la Bce accetta dalle banche), oltre che un allungamento dei prestiti a tasso fisso.
Tutto il linea con le attese più ottimistiche degli analisti. E le borse?
Hanno festeggiato con rialzi rilevanti che potrebbero continuare nel breve. Non è da escludere, però, che una volta assorbito l'effetto-novità si possa tornare a movimenti laterali.
Anche i bond festeggiano, mentre l'economia reale dovrà attendere gli effetti tangibili dell'utilizzo di detti strumenti, in modo da beneficiare concretamente di ciò che oggi rimane solo sulla carta e nelle intenzioni - seppur buone - della Banca Centrale.
La decisione presa durante il consiglio direttivo della Banca Centrale Europea - ultimo taglio risaliva al novembre scorso – è leggermente inferiore alle attese con analisti che puntavano su un livello ancora più basso (0,10%).
Il tasso sui prestiti marginali viene portato allo 0,4% dallo 0,75% - più aggressivo rispetto alle attese di 0,6% - mentre il tasso sui depositi "overnight" delle banche, cioè la liquidità che resta presso la Bce, scende per la prima volta sotto zero (-0,1%).
Draghi punta a indebolire la moneta ed evitare rischi deflattivi. I mercati hanno subito reagito positivamente, in attesa di conoscere, dalla consueta conferenza stampa, le misure di supporto al credito.
Il Governatore ha prontamente specificato, all'inizio del suo intervento davanti ai giornalisti, che i tassi resteranno ai "livelli attuali per lungo tempo" e ha parlato in dettaglio degli "strumenti che verranno utilizzati per sostenere l'economia", aprendo il capitolo degli interventi straordinari.
La Bce interromperà le cosiddette operazioni di "sterilizzazione" settimanali (Smp) con cui riassorbiva la liquidità creata, comprando titoli di Stato durante la crisi del debito (pari a circa 165 miliardi di euro), che da quattro anni la Banca Centrale eseguiva offrendo depositi fruttiferi alle banche. In questo modo la liquidità aggiuntiva resterà sui mercati.
Draghi ha poi presentato "nuove operazioni di rifinanziamento a lungo termine" per il sistema bancario (un nuovo LTRO) grazie ad aste che le banche potranno sfruttare, ma vincolando parte delle somme incassate in un reimpiego per concedere credito a famiglie e imprese.
Infine è stato proposto il riacquisto di Abs (i titoli cartolarizzati garantiti da prestiti e mutui che la Bce accetta dalle banche), oltre che un allungamento dei prestiti a tasso fisso.
Tutto il linea con le attese più ottimistiche degli analisti. E le borse?
Hanno festeggiato con rialzi rilevanti che potrebbero continuare nel breve. Non è da escludere, però, che una volta assorbito l'effetto-novità si possa tornare a movimenti laterali.
Anche i bond festeggiano, mentre l'economia reale dovrà attendere gli effetti tangibili dell'utilizzo di detti strumenti, in modo da beneficiare concretamente di ciò che oggi rimane solo sulla carta e nelle intenzioni - seppur buone - della Banca Centrale.
Nessun commento:
Posta un commento