A grande richiesta (!?) torna la rassegna stampa semiseria, quella sorridente ed ironica.
Tensione Usa-Russia sulla questione Ucraina: una volta c’era la guerra dei muscoli (la cosiddetta guerra fredda) ora quella economica: invece di accrescere l’armamento atomico, è più importante fiaccare l’avversario riducendone il lucro (su materie prime come gas e petrolio). Altro che effetti collaterali.
La Grecia è vicina al collasso ed il nuovo Governo di sinistra cerca un accordo con la Troika e l’Unione Europea. E’ probabile che la mediazione porti ad una soluzione condivisibile e cioè che i greci ripaghino in più tempo il debito....si, ma in dracme.
Dopo il Quirinale, il "Patto del Nazareno" è definitivamente sepolto. Nuove alleanze sul panorama politico italiano: Salvini cede al corteggiamento di Berlusconi (d’altronde San Valentino si avvicina), i transfughi di Scelta Civica si aggregano al PD (mica stupidi, dall’altra parte non c’è rimasto nessuno!), mentre il M5S è alla costante ricerca di qualcuno che voglia restituire al mittente lo stipendio da parlamentare.
Al via sperimentazione dei “quartieri a luci rosse” nella periferia romana: ormai tra estorsioni, usura e riciclaggio di Roma Capitale, la prostituzione è diventato il vanto capitolino.
Per la Corte dei Conti, dalla corruzione effetti devastanti sulla crescita. E sarà sempre peggio vista l'impasse della discussione sul falso in bilancio in Parlamento se porre o meno un tetto minimo all’illecito. Un falso è un falso sempre, al massimo bisogna correggere le pene, non omologare l’illegalità.
Per la Corte dei Conti, dalla corruzione effetti devastanti sulla crescita. E sarà sempre peggio vista l'impasse della discussione sul falso in bilancio in Parlamento se porre o meno un tetto minimo all’illecito. Un falso è un falso sempre, al massimo bisogna correggere le pene, non omologare l’illegalità.
Al via il Festival di Sanremo: tra l’esibizione di Romina e Al Bano e le giovani leve fuoriuscite dai reality c’è un abisso, quello in cui cadrà l’audience per un evento ormai orfano delle pacchianate nostrane.
Oltre settemila cittadini italiani detengono un conto segreto in Svizzera. Gli interessati si difendono in coro: sono i soldi per comprare la cioccolata.